indice

UNA NUOVA SFIDA
1. TERRITORIO, URBANISTICA ED EDILIZIA
2. LAVORI PUBBLICI
3. GRANCETTA: URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI
4. SPORT E IMPIANTI SPORTIVI
5. SERVIZI ALLA PERSONA
6. POLITICHE CULTURALI, EDUCATIVE, GIOVANILI E TURISTICHE
7. SOSTENIBILITÀ
8. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’ENTE
9. PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

UNA NUOVA SFIDA

Cinque anni fa Chiaravalle Domani ha rappresentato una grande novità per la nostra città; era il tentativo di dare vita ad un progetto nuovo di amministrazione, dando spazio ad un gruppo di persone che aveva costruito insieme, passo dopo passo, un programma ambizioso ma ancorato alla realtà. Alla base di quel sogno c’era l’esperienza maturata nel primo mandato del Sindaco Damiano Costantini, quel mandato iniziato nel 2013 e proseguito tra tante difficoltà politiche generate dalla resistenza di chi, dopo aver governato Chiaravalle per decenni, non voleva ammettere che la sua stagione era definitivamente terminata.

Quel progetto fu premiato in modo sorprendente alle elezioni del 10 giugno 2018: il 72,8% dei votanti scelse Chiaravalle Domani, dando in tal modo un mandato fortissimo al gruppo di assessori e consiglieri comunali che circondavano il rieletto Sindaco Costantini.

Questi 5 anni sono stati difficili. Nessuno poteva aspettarsi di dover vivere un periodo come quello del lockdown. E nessuno aveva messo in conto di dover stravolgere tutte le priorità amministrative per essere vicino ai cittadini, garantire il sostegno a tutti, in particolare ai soggetti più fragili e a quelli colpiti maggiormente dalle limitazioni. Quella prova tremenda è stata positivamente superata dall’amministrazione comunale, grazie anche al grande (e non scontato) spirito di collaborazione mostrato dai dipendenti dell’ente, dai gruppi di volontariato e dal gruppo della Protezione Civile Comunale.

Per due anni gli aspetti sociali dell’amministrazione hanno prevalso su qualsiasi altro tema. Sono stati messi in secondo piano, inevitabilmente, alcuni dei progetti urbanistici e di lavori pubblici più ambiziosi per dare spazio a tanti piccoli interventi, magari meno vistosi, che hanno permesso al tessuto sociale di Chiaravalle di non sfilacciarsi: dal sostegno al reddito delle famiglie in difficoltà agli aiuti alimentari, dai progetti di assistenza agli anziani per passare alle iniziative mirate per evitare dispersioni giovanili, purtroppo rese più facili dalla frequente necessità di isolamento preventivo.

Tutti questi interventi hanno avuto come protagonista, a fianco del Sindaco, l’Assessore ai Servizi sociali Cristina Amicucci. A lei è stato affidato il compito di guidare Chiaravalle Domani verso le elezioni amministrative del 14 e del 15 maggio prossimi. Questo ruolo le è stato assegnato da coloro che hanno lavorato al suo fianco, e che ne hanno potuto apprezzare la generosità ma anche la competenza. Le è stato assegnato, inoltre, da tutti coloro che hanno sostenuto in modo diretto o indiretto l’Associazione Chiaravalle Domani, un punto di riferimento e di stimolo costante in questi anni. Ma le è stato assegnato anche da tanti cittadini che hanno voluto sottoscrivere un vero e proprio invito a candidarsi, consapevoli che Cristina Amicucci possa rappresentare la garanzia che il modo di guidare e governare Chiaravalle sperimentato in questi anni, non andrà disperso ma continuerà.

Chiaravalle Domani si rinnova ma rimane se stessa. La lista ha un carattere puramente civico, chiamando a raccolta uomini e donne liberi, portatori di esperienze e di competenze da mettere a disposizione della città. Non ci sono appartenenze o condizionamenti dai partiti politici a caratterizzare la proposta politica di Chiaravalle Domani: il rispetto verso tutte le forme di aggregazione politica è assoluto e indiscutibile, ma quel tipo di organizzazione è qualcosa di molto diverso da Chiaravalle Domani. E noi ne siamo orgogliosi!

Le fondamenta culturali di Chiaravalle Domani sono ancorate ai valori laici della nostra democrazia, alla libertà di pensiero, alla ricerca di una giustizia sociale che garantisca una possibilità di uguaglianza, al legame fraterno che unisce una comunità, specie di piccola dimensioni come quella di Chiaravalle. Lavoreremo su queste basi, convinti che anche una amministrazione comunale, pur nella limitatezza delle sue risorse, possa fare qualcosa per aumentare il benessere dei propri cittadini.
Questi principi si tradurranno in un programma di mandato che vuole essere in piena continuità con quanto proposto e realizzato negli ultimi 5 anni.

Vogliamo essere ancora al fianco dei cittadini tutelando il territorio del Comune di Chiaravalle, ponendo particolare attenzione alla sua manutenzione ma anche preservandolo verde e pulito; vogliamo rendere più moderna l’offerta dei servizi alla persona, consapevoli che alla richiesta di una maggiore presenza della Sanità pubblica emersa durante la pandemia sta seguendo, purtroppo, una progressiva riduzione dell’assistenza da parte del Servizio Sanitario Regionale.

Vogliamo continuare nella lunga e laboriosa opera di messa in sicurezza degli edifici scolastici, ma vogliamo anche rispondere con forza all’esigenza di maggiore efficienza energetica, alla luce di quanto sta accadendo a livello mondiale da qualche anno a questa parte; vogliamo, infine, far restare Chiaravalle al centro della scena culturale del nostro territorio, un vanto che ci pone al livello di città marchigiane più grandi, anche mediante un utilizzo più mirato della rinnovata casa natale di Maria Montessori.

1. TERRITORIO, URBANISTICA ED EDILIZIA

1.1 Tutela del territorio

In questi anni Chiaravalle Domani ha posto un’attenzione particolare alla gestione del territorio e alla tutela degli ambiti naturali e agricoli di propria competenza, con particolare attenzione verso gli ecosistemi fluviali, così da provvedere ad una solida difesa della città dagli eventi alluvionali provocati da fenomeni atmosferici sempre più gravi e difficili da controllare. Occorre precisare che il controllo, la gestione e la manutenzione riguardo ai diversi corpi idrici che attraversano tutto il territorio, anche quello comunale, hanno competenze multi-livello di natura complessa: Regione Marche, Autorità di Bacino, Consorzio di Bonifica, Comuni ecc.

La nostra città fu colpita da una piena del torrente Triponzio nel 2014, in precedenza da una del fiume Esino (era il 2011) e così da sempre lungo tutta la sua vita; ma sono attuali gli eventi idrici catastrofici che hanno colpito territori limitrofi al nostro (Senigallia, Ostra e tanti altri) e questa esperienza indiretta deve guidarci in una serie di azioni: il confronto con gli Enti sovraordinati, con la Protezione Civile Regionale e con i Comuni vicini, il controllo degli argini e delle opere ad essi connesse, il controllo costante dei corsi d’acqua, il controllo dei dati raccolti dai rilevatori posizionati nei punti strategici lungo il corso dei fiumi, fino all’attuazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da porre al primo posto tra le priorità.

Le cose da fare sono tante e tra queste un ruolo di primo piano va riservato a:

  • Il controllo e la manutenzione dei ponti carrabili che attraversano la città (viale della Vittoria, corso Matteotti, via Repubblica e via Verdi); stiamo parlando di azioni già avviate in questi anni di mandato che devono soltanto essere consolidate nel futuro;
  • La manutenzione ordinaria e straordinaria di viale Montessori (il ponte coperto): riguardo alla parte strutturale (piloni di sostegno, basamenti e strutture varie) la competenza spetta alla Regione Marche, invece se si considera la porzione superficiale (asfalti) la competenza spetta al Comune di Chiaravalle. Grazie all’impegno dell’amministrazione uscente, anche in termini di confronto e interazione con l’Ente regione, entro il 2023 verranno effettuati sia lavori di riqualificazione della parte strutturale (intradosso) sia lavori di ripristino degli asfalti e dei giunti tecnici (estradosso).
  • Il controllo e la manutenzione dei ponti pedo-ciclabili posizionati lungo le nostre piste ciclo-pedonali: quello in legno del percorso lungo il fiume Esino, quello in legno installato lungo il torrente Guardengo e quello in ferro che attraversa il torrente Triponzio.

Oltre a tutto questo il Comune di Chiaravalle ha preso parte, sin dall’inizio, all’importante progetto del Contratto di fiume riguardo all’Esino: un utile strumento per la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, l’utilizzo sostenibile dell’acqua, la protezione dell’ambiente e degli ecosistemi acquatici, la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità, nonché per il coordinamento e la coerenza delle azioni e interventi previsti nelle direttive europee in materia. Il contratto di fiume è stato sottoscritto da più di 20 Comuni dell’area cdell’Esino e altri 20 tra Enti pubblici e associazioni ambientaliste.

1.2 Urbanistica

Fin dall’inizio della sua esperienza, Chiaravalle Domani ha chiarito il suo approccio volto a tutelare gli spazi non ancora edificati della nostra città, a porre davanti a tutto l’interesse dei cittadini e della comunità, a ripensare le possibilità di ulteriore espansione abitativa previste nel Piano Regolatore Generale (P.R.G.) vigente.

In questi anni sono stati raggiunti risultati significativi, tra i quali: una forte riduzione della volumetria residenziale sviluppabile prevista nella zona dell’ex fonderia Rocchetti (posizionata lungo Viale Marconi) e, parallelamente, un aumento considerevole di spazi dedicati a nuovi impianti sportivi previsti nel comparto urbanistico di via Sant’Andrea, adiacente all’attuale campo sportivo comunale.

Siamo certi che non vi sia alcuna necessità di politiche urbanistiche rivolte ad ulteriori espansioni residenziali, utili soltanto a produrre nuovo consumo di suolo; siamo altrettanto certi però del bisogno di perseguire un’urbanistica rivolta all’incentivazione di interventi di rigenerazione e/o riqualificazione degli spazi urbani – pubblici e privati – già esistenti.

1.2.1 Urbanistica e centro storico

Nel nostra centro storico, a partire dal 2012, è vigente un Piano Particolareggiato di Recupero con alcuni obiettivi chiari e altri meno: tra i primi certamente quello di voler normare in modo coerente tutti gli interventi edilizi possibili all’interno del perimetro del nostro centro cittadino, puntando giustamente verso un percorso di tutela e integrità del comparto edilizio storico; tra i secondi invece quello di individuare aree di sviluppo residenziale con previsioni fin troppo generose (alcune già concluse ma altre ancora no) che poco hanno a che fare con il recupero, la riqualificazione o la rigenerazione degli spazi urbani.

Questa duplicità ha prodotto un certo malcontento tra i residenti del centro: tra chi ha “subito” una normativa urbanistica troppo stringente sul proprio immobile e chi, invece, ha potuto vantare delle possibilità edificatorie residenziali vantaggiose. Con il risultato visibile di avere delle zone segnate dal degrado e altre, invece, in cui sono sorti nuovi immobili residenziali avulsi dal contesto storico del centro cittadino.

Il Piano di Recupero, come tutti i Piani Urbanistici Attuativi, ha una durata di dieci anni dopo i quali se non reiterato perde di efficacia, anche se le sue prescrizioni generali rimangono valide e devono essere rispettate. Nel nuovo mandato amministrativo ci sarà la possibilità, dunque, di produrre un nuovo strumento urbanistico rivolto al centro storico, certamente redatto di concerto con la competente Soprintendenza, con il quale prevedere un reale ed effettivo recupero e rilancio del centro storico di Chiaravalle che sappia unire la tutela degli immobili e la volontà politica di rendere il centro un luogo appetibile in cui risiedere, lavorare e vivere.

Oltre alla questione dell’efficientamento energetico degli edifici, tema che dovrà essere possibile sviluppare anche all’interno del centro storico similmente alle altre parti della città, vi è la questione dei cambi di destinazione d’uso degli uffici vuoti che devono poter essere mutati in residenze; la tematica non è di semplice soluzione, anche perché vanno assicurati nuovi posti auto in una zona, appunto quella del centro storico, dove i nuovi spazi utilizzabili scarseggiano.

Andranno ideate soluzioni intelligenti che permettano, da un lato, la possibilità di ri-abitare il centro storico e, dall’altro, di renderlo vivibile e non soffocato dalle auto parcheggiate o in transito.

1.2.2 Urbanistica e mobilità

Il Comune di Chiaravalle non è dotato di un Piano della mobilità. Un tentativo, insoddisfacente, fu fatto diversi anni. Ora è necessario riprendere in mano la pianificazione della viabilità e degli spostamenti nel nostro Comune come base per qualsiasi scelta futura.

Avere una pianificazione generale dei flussi di traffico cittadini, permetterebbe di adottare politiche pubbliche utili alla risoluzione dei problemi che quotidianamente vivono pedoni, ciclisti e automobilisti in tutta la città, a partire proprio da quelle arterie cittadine più trafficate: via Verdi, via Pace, via Gramsci, viale Marconi, via F.lli Rosselli e altre.

In alcune di queste l’amministrazione uscente ha già provveduto a mettere in campo accorgimenti a servizio degli utenti delle strade, si pensi alla realizzazione di una serie di attraversamenti pedonali illuminati (in via Gramsci, via Sant’Andrea, lungo la SP per Jesi, in viale Marconi, via Che Guevara e via Nagy), alla realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati (in via F.lli Cairoli, in via De Amicis e in via Repubblica) e alla completa riqualificazione di viale Vittoria.

Da tanto si parla, e molto spesso a sproposito, della pedonalizzazione di corso Matteotti; e ciò di solito avviene buttando lì delle soluzioni alla rinfusa (pedonalizzarlo tutto, pedonalizzarlo in parte o altro) senza avere alcun dato reale in mano, dati che, appunto, andrebbero raccolti da pianificatori e ingegneri esperti sul tema del traffico e sulla pianificazione dei trasporti nel momento di redazione del Piano del traffico.

Su questa idea occorre riflettere con dati certi alla mano, altrimenti si rischia di inseguire intuizioni del momento che possono lasciare solo problemi e Chiaravalle Domani vuole impostare tale riflessione, senza preconcetti, in modo da evitare complicazioni future.

1.2.3 Urbanistica e accessibilità

Quello dell’accessibilità urbana e quello dell’eliminazione delle barriere architettoniche, sono due temi fondamentali per tentare di costruire una buona pianificazione urbanistica, che permetta a qualsiasi individuo di raggiungere quante più parti possibili dello spazio urbano e degli edifici pubblici e privati che lo compongono.

Obiettivo del prossimo mandato sarà dunque la redazione di questi importanti strumenti programmatori (P.E.B.A. Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, P.A.U. Piano per l’Accessibilità Urbana), rivolti all’inclusività di tutti i soggetti che compongono la comunità urbana.

Per troppo tempo infatti non si è voluto porre adeguata attenzione a questi temi, nonostante esistono normative che impongono una presa di posizione delle amministrazioni pubbliche su questi temi.

2. LAVORI PUBBLICI

Sono stati davvero molti e di rilievo gli investimenti effettuati per il ripristino di ampie parti della città e degli edifici pubblici ad utilizzo della comunità chiaravallese: dalla riqualificazione delle facciate della Palazzina Marulli (la nostra biblioteca comunale) e rinnovo del giardino a servizio di questa, alla costruzione della nuova casa dei bambini di via Sant’Andrea (lavori in corso d’opera), al completamento della riqualificazione della casa di M. Montessori, all’adeguamento sismico di numerosi edifici scolastici (la palestra di via Paganini, il plesso di via Leopardi, il plesso di viale Marconi in corso d’opera e l’asilo nido comunale). Infine vanno ricordate la nuova piazza Mazzini e il nuovo viale della Vittoria.

Altri fondi sono stati utilizzati per la progettazione dell’adeguamento sismico del plesso di via Paganini, per la riqualificazione di piazza Risorgimento e della facciata del municipio, per la sistemazione di tutto viale Montessori (il ponte coperto).

Numerosissimi sono stati gli interventi minori portati a termine: la nuova asfaltatura delle strade cittadine, la riqualificazione dei marciapiedi, il rinnovo in chiave sostenibile dell’illuminazione pubblica (con l’obiettivo anche di risparmiare in bolletta), la manutenzione dei parchi e delle aree verdi.

Si pensi ai nuovi asfalti della zona di via Ancona, via Ascoli Piceno, via Pesaro, via Fano, ecc. di via Piave, via Fabriano, di via Sant’Andrea, di via Verdi e di via Nagy e di via Vivaldi, via Ruffilli e della strada del cimitero. E ancora alla sostituzione di centinaia di vecchi lampioni con nuove luci LED: nella zona del parco primo maggio, in via Sacco e Vanzetti, nella zona del parco Allende, nella zona della piscina comunale e in molte altre. Si pensi ancora alla costruzione del nuovo marciapiede di via Puccini, alla manutenzione di quelli di via F.lli Rosselli e di quelli lungo la rotatoria tra via Verdi, la S.P. per Jesi e via F.lli Rosselli, quelli di via Gramsci e via Piave. Si pensi alla bella riqualificazione di tutta l’area ciclabile di via Sacco e Vanzetti.

I nuovi giochi posizionati nei parchi pubblici, le nuove alberature di viale Marconi, quelle in zona parco Fantasy e piazza Pertini, quelle nell’area dell’addestramento cani limitrofa al percorso pedo-ciclabile lungo il fiume Esino.

Di seguito, dunque, alcuni punti programmatici che la lista Chiaravalle Domani svilupperà durante il suo mandato, sottolineando che molti di questi sono già in una fase esecutiva o in una buona fase di progettazione, a dimostrare l’ottimo lavoro svolto dall’amministrazione uscente che ci permette di guardare al futuro con più serenità.

 

2.1 Recupero del monastero dell’Abbazia di Maria in Castagnola

L’assegnazione di un fondo di oltre 5,3 milioni di euro, stanziato dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma del 2016 per la ristrutturazione dell’ex monastero cistercense, rappresenta una sfida enorme per la città: a questa operazione infatti è legato il recupero di un pezzo fondamentale della storia e dell’identità di Chiaravalle che, paradossalmente, molti chiaravallesi nemmeno conoscono, vista l’inagibilità causata da decenni di abbandono.

Quegli ampi spazi diverranno il centro della vita culturale di Chiaravalle e ospiteranno la Biblioteca Comunale, il centro-studi legato a Maria Montessori e più in generale alla pedagogia, un ambiente dedicato alla storia dei Cistercensi nella nostra città, luoghi per esposizioni temporanee e permanenti (il museo della città).

Alla fine del 2017 il Comune di Chiaravalle presentò una richiesta di finanziamento per recuperare l’immobile, ulteriormente danneggiato dalle scosse di terremoto dei mesi precedenti, ottenendo quasi 5,4 milioni di euro dal Governo; nei mesi successivi l’amministrazione ha avviato la complessa procedura amministrativa per attivare e completare la progettazione del recupero del bene.

I sondaggi geologici condotti in quella fase esplorativa consegnarono all’ufficio tecnico una situazione peggiore di quella ipotizzata e la necessità di un investimento superiore al finanziamento stanziato per la ricostruzione. Gli aumenti dei costi dei lavori e delle materie prime degli ultimi due anni hanno, poi, complicato ulteriormente il quadro generale. Grazie ad un lavoro intenso e costante che ha visto coinvolti gli uffici, la giunta, la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e i tecnici incaricati, oggi il Comune di Chiaravalle dispone di un progetto definitivo – già sottoposto alla valutazione dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione – al fine di coprire i maggiori costi dell’intero recupero, che raggiungerà un valore di oltre 8 milioni di euro.

Procederemo rapidamente con la progettazione, così da raggiungere la fase esecutiva, riprendendo in mano il lavoro svolto sino a qui, successivamente avviare le procedure di gare per l’affidamento dei lavori di restauro, iniziando con la Sala dei Monaci e la Sala dei Conversi in modo da rendere disponibili, prima possibile, spazi per eventi espositivi. Con il solo obiettivo di riconsegnare alla città, nel prossimo mandato, un bene architettonico di fondamentale importanza, di organizzare nuovi spazi aggregativi ed espositivi utilissimi alle associazioni del territorio e per uno sviluppo culturale del territorio.

 

2.2 Recupero dell’orto del prete

L’amministrazione è in possesso di un progetto di recupero – pronto per essere realizzato – dell’area libera retrostante l’ex monastero dell’abbazia di Santa Maria in Castagnola, un progetto redatto da un architetto che contiene al proprio interno importanti considerazioni su temi botanici e arborei.

Questo andrà ad agire nel rispetto della struttura originaria dell’orto del prete, restituendo alla città uno scorcio sul passato.

Lo spazio sarà organizzato in un percorso principale, uno ad esso perpendicolare e due longitudinali, con la creazione di quattro distinte aree. Un quadrante sarà destinato a frutteto, un altro verrà lasciato a prato su cui spiccheranno gli olivi già presenti, il terzo e il quarto quadrante saranno occupati da piante officinali. Il confine sarà tracciato da una fascia di arbusti di specie mediterranee.

Oltre a questo l’intenzione è installare dei pergolati a sostegno delle piante di vite, una lunga vasca per le piante acquatiche ed è prevista la riqualificazione del pozzo.

 

2.3 Riqualificazione urbana di via Saffi, via Cairoli, della torre dell’acquedotto e del Parco Primo Maggio

A partire da via Saffi, antica via cittadina di accesso alla vecchia stazione dei treni e i cui lavori di ripristino sono stati già affidati, l’obiettivo è procedere con una riqualificazione completa di una vasta zona della città.

L’idea è proseguire con il rinnovo complessivo di via Cairoli: nuovo asfalto, nuovi marciapiedi, illuminazione pubblica a LED, nuova segnaletica orizzontale e verticale.

Vi è inoltre il progetto di restaurare e rigenerare la vecchia torre dell’acquedotto, sulla quale andranno fatte verifiche e analisi antisismiche, con l’obiettivo di aprirla al pubblico mettendo in mostra gli affascinanti spazi interni e il suo funzionamento.

In parallelo saranno previsti alcuni interventi di miglioramento del parco primo maggio, a partire dalla sostituzione di tutti i cestini vetusti, tramite l’apposizione di nuova segnaletica per i divieti nel rispetto di quella che è una importante area urbana naturalistica, la riqualificazione dell’area recintata dedicata agli animali in particolare della recinzione di confine. Inoltre c’è già la previsione di una nuova palestra a cielo aperto, dove prima era ubicato il bar.

Per il lago servirebbe un intervento di bonifica dedicato e molto costoso, sarà cura dell’amministrazione comunale cercare di reperire possibili finanziamenti in tal senso.

 

2.4 Ripristino e riapertura delle chiesette di San Giuseppe e del cimitero

L’amministrazione comunale è in possesso di una valutazione della spesa per gli interventi di consolidamento strutturale della chiesetta di San Giuseppe che verranno svolti nel corso del prossimo mandato e che comprende: il rifacimento completo di tutta la copertura, il ripristino delle murature, il consolidamento della torre campanaria, il rifacimento della volta dell’abside, il consolidamento della facciata della chiesa e la ricostruzione dei solai in legno, in ultimo vi è l’intenzione di recuperare la cripta.

Riguardo alla chiesa del cimitero del capoluogo, il Comune di Chiaravalle è risultato aggiudicatario di 120.000 euro per il suo ripristino. Entrambe avevano avuto complicazioni alle strutture edili a seguito del sisma del 2016, grazie alla prontezza dell’amministrazione comunale è stato possibile reperire un importante finanziamento oggi concesso.

 

2.5 Riqualificazione di piazza Risorgimento e della facciata del palazzo municipale

L’amministrazione ha in mano un progetto esecutivo cantierabile, già approvato dalla Soprintendenza, che mira a creare una nuova immagine urbana che sia in grado di caratterizzare lo spazio pubblico e di tradurre nella rappresentazione formale il bisogno di identità collettive e civili.

Il progetto si muove su due fronti, da un lato promuove la rigenerazione della piazza con nuove pavimentazioni, arredi e verde e dall’altro prevede la riqualificazione dei prospetti del municipio.

La piazza attualmente risulta priva di qualità architettonica, presentando una pavimentazione in asfalto ed elementi di arredo non integrati con il contesto.

Il progetto prevede la creazione di due grandi aiuole perimetrate da muretti di contenimento con funzione anche di seduta, esse saranno piantumate con alcuni alberi d’alto fusto per garantire l’ombreggiatura delle sedute e arricchite poi con cespugli fiorenti.

Sul lato sinistro della piazza, in corrispondenza dell’attuale bar, saranno costruiti degli elementi di arredo legati alla possibilità di consumare cibi e bevande all’aperto. Verranno posizionati numerosi nuovi posti per biciclette. La piazza sarà pavimentata in pietra arenaria grigia con diverse modalità di posa.

La facciata del municipio sarà completamente riqualificata: pulizia dei mattoncini del loggiato, rimozione delle tinteggiature esistenti ammalorate, rimozione e sostituzione delle balaustre metalliche dei balconcini, sistemazione muraria dei balconcini, rinnovo dei discendenti e sostituzione degli infissi, sostituzione delle plafoniere con nuovi corpi illuminanti a LED e tutte le pareti e i pilastri saranno tinteggiate in maniera uniforme con intonaco color terra.

 

2.6 Interventi vari

A Chiaravalle sono presenti, secondo i dati dell’anagrafe canina, più di mille cani. Nella nostra città sono state già realizzate cinque aree cani: quella più importante e utilizzata al parco Allende, una del tutto abbandonata al parco primo maggio, una nelle vicinanze dell’istituto Podesti, una tra il fiume Esino e l’area di addestramento cani e l’ultima nella nuova area di via Pasolini vicino al torrente Sellari e alla frazione delle Cozze di Monte San Vito.

L’idea è di realizzare nuove aree per cani, così da coprire tutti i settori della città, ad esempio nella zona di viale Marconi o in quella di parco Berlinguer o al parco da poco intitolato ai giudici Falcone e Borsellino. In particolare l’area cani di via Verdi andrebbe divisa e ulteriormente allargata provando, magari tramite un’associazione di utenti, a dare una possibilità di autogestione. Con la divisione in più parti sarà possibile per tutti i cani di poter utilizzare gli spazi a loro dedicati senza intralcio tra piccoli e grandi animali.

Sempre riguardo ai cani, verrà tolto il divieto di ingresso nelle aree verdi, dando così maggiori opportunità di svago con il compito però, da parte della nostra polizia municipale, di aumentare i controlli con l’obiettivo di sanzionare pesantemente chi non raccoglie gli escrementi del proprio animale.

3. GRANCETTA: URBANISTICA E LAVORI PUBBLICI

Il Comune di Chiaravalle ha una sola frazione: Grancetta; questa si suddivide in due parti, una bassa (il Crocile) e una alta, appunto chiamata la Grancetta vera e propria. Riguardo alla parte alta nel 2011 è stata approvata una variante urbanistica che, oltre a prevedere degli sviluppi puntuali per singoli casi abitativi, pianifica la costruzione di una strada alternativa alla S.P. 34 esistente, costosissima e poco utile.

Frutto di una visione di sviluppo che non ci appartiene, un obiettivo per la prossima legislatura sarà modificare queste previsioni, puntando maggiormente al recupero del costruito, alla tutela del territorio e allo sviluppo sostenibile.

Riguardo alla parte bassa, il Crocile, un’area ad usi urbanistici misti dove troviamo ex aree commerciali in disuso, aree libere con previsioni commerciali ancora da sviluppare, piccole abitazioni sparse dei cittadini li residenti, due rotatorie e un importante svincolo autostradale e della strada statale 76, uno dei maggiori problemi è l’assenza di aree a parcheggio usabili dalla molteplicità di utenti che usufruiscono dei punti di accesso delle infrastrutture qui presenti.

Per questo, all’interno del progetto privato di recupero dell’area ex Mariotti, anche grazie alle occasioni di incontro avvenute tra la proprietà e l’amministrazione comunale, sono state previste delle aree a parcheggio ad uso pubblico; con l’obiettivo di liberare le strade secondarie della zona oggi utilizzate impropriamente come aree di sosta. Per una di queste si è già provveduto con una nuova organizzazione dei tempi di sosta, a regolamentare il parcheggio dei molti mezzi che utilizzano queste vie secondarie. Tutta l’area sarà interessata da trasformazioni urbanistiche e il nostro compito sarà quello di verificare, con la proprietà delle aree, la possibilità di riservare degli spazi per attività e servizi utili anche ai residenti della Grancetta alta e bassa.

In merito all’ambito dei lavori pubblici, nella parte alta della frazione, durante il prossimo mandato amministrativo, certamente andrà rinnovata tutta l’illuminazione pubblica, sostituendo i vecchi lampioni con nuova illuminazione a LED. Andrà effettuata una complessiva riqualificazione del cimitero tramite una serie di piccoli interventi di ripristino e miglioramento.

Al Parco della Montanina, dove già è stata effettuata la manutenzione della gradinata in calcestruzzo, dovrà prevedersi il ripristino del camminamento e, similmente, sarà previsto il recupero del muro di sostegno del campo polivalente.

In aggiunta sarà cura dell’amministrazione prevedere il rifacimento del manto di asfalto del parcheggio del cimitero e il posizionamento di una pensilina del T.P.L.

Al Crocile, dove già si è provveduto al rinnovo dell’asfalto di via Ruffilli e dove già sono stati posizionati diversi nuovi cestini per i piccoli rifiuti, dovrà essere fatta maggiore attenzione alla pulizia delle strade e delle aree verdi; infatti in queste zone di risulta si assiste spesso al fastidioso fenomeno degli abbandoni di rifiuti.

Per questo, oltre a prevedere un aumento del passaggio dei mezzi di raccolta dei rifiuti, saranno posizionate delle foto-trappole con l’obiettivo di catturare le targhe delle auto di chi abbandona immondizia.

Infine, sarà prevista la pulizia completa della ex area ferroviaria limitrofa al tronco autostradale, qui si potrebbe prevedere l’organizzazione di un percorso pedonale aperto e curato, per dare la possibilità ai tanti pedoni fruitori dell’area di avere una zona ombreggiata di riposo.

4. SPORT E IMPIANTI SPORTIVI

In questi dieci anni le strutture sportive chiaravallesi sono state oggetto di grandi attenzioni volte a renderle sicure, efficienti e sempre più sostenibili.

Tra i tanti interventi ricordiamo il nuovo fondo sintetico e i nuovi spogliatoi al Campo dei Pini, la messa in sicurezza dello Stadio Comunale, il rifacimento totale degli interni della palestra di via Paganini e delle scuole di via Leopardi, la pista di pattinaggio di via Olof Palme, la pista di atletica, la riqualificazione dell’impianto sportivo di Grancetta e di via Aldo Moro, la sostituzione delle vecchie e poco efficienti caldaie del Circolo Tennis e della palestra di Via Paganini, l’installazione di impianti di illuminazione a led nella palestra di Via Paganini, al Campo dei Pini, al Palazzetto e lungo la pista di pattinaggio.

Molto altro c’è da fare in questo ambito, tenendo conto di quanto accaduto negli ultimi 2 anni in materie di costi delle utenze, gas e corrente in particolare; se non si rendono queste strutture meno consumatrici di energia, sarà sempre più difficile mantenerle aperte e ben funzionanti.

Nei prossimi anni lavoreremo per ridare smalto al Palazzetto dello Sport: occorre una nuova caldaia per ridurre i consumi e intervenire sul tetto, che necessita di lavori importanti. Nel bocciodromo saranno divisi spazi e impianti tra chi gioca alle bocce e le ragazze della ginnastica: sarà questo il primo passo per rendere le due strutture del tutto autonome e libere di gestirsi senza vincoli. Una palestra a cielo aperto occuperà gli spazi in precedenza occupati dal chioschetto nel Parco Primo Maggio.

Un lavoro importante andrà fatto anche nella gestione degli spazi in accordo con le società sportive. Grazie al Centro Comunale di Formazione Fisico Sportiva, un’esperienza iniziata ormai tanti anni fa, centinaia di bambini e ragazzi possono accedere ad attività sportive a costi contenuti ma di grande qualità.

Quella impostazione ha ancora una grande validità, ma va rivista alla luce di cambiamenti sociali che, in 40 anni, sono stati davvero significativi. Il nostro obiettivo sarà quello di raccogliere tutte le associazioni sportive in un unico gruppo in cui il Comune di Chiaravalle possa giocare un ruolo centrale e valorizzare le iniziative più interessanti.

Si potrà parlare di Sport di Cittadinanza, ovvero di una serie di iniziative coordinate aventi lo stesso obiettivo, quello di rendere possibile a tutti i cittadini di Chiaravalle di svolgere una attività sportiva. Il Comune sarà promotore vero di nuove iniziative garantendo il proprio sostegno economico e logistico (parlando di impianti) alle ASD che organizzeranno eventi o attività di alto profilo sportivo ed educativo.

Tra le novità più significative di un approccio fortemente integrato vi sarà quello di permettere ai bambini più piccoli di apprendere i fondamentali di discipline sportive diverse, mettendosi alla prova per cercare la propria inclinazione e la propria passione in un vero percorso di orientamento.

I progetti più importanti saranno rivolti all’avvio allo sport di bambini e bambine nella fascia tra i 5 e i 14 anni mediante i Centri CONI di Orientamento e Avviamento allo sport, all’organizzazione di centri estivi, alla ginnastica per il benessere psicofisico degli over 60, ad attività di prevenzione della violenza di genere, alla promozione dell’attività sportiva in ambienti naturali (progetto Sport nei parchi) e al supporto alla pratica sportiva per i minorenni diversamente abili tramite associazioni sportive dilettantistiche affiliate a FSN/DSA riconosciuto dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

Il progetto della Cittadella dello sport è stato al centro dell’attenzione di Chiaravalle Domani già nel precedente mandato. Così come previsto nel programma di mandato, è stato effettuato il primo ed essenziale passo, quello di modificare la destinazione d’uso delle aree sulla destra di Via Sant’Andrea, subito dopo il Circolo Tennis. “Roberto Beni” E’ stata avviata e praticamente conclusa la lunga e articolata procedura per modificare il Piano Regolatore Generale, ridurre in modo drastico la volumetria residenziale prevista nel lontano 1996 e creare i presupposti per nuovi spazi dedicati allo sport di Chiaravalle.

La prossima fase sarà quella della definizione dei progetti definitivi dei nuovi impianti per cercare i finanziamenti stanziati a livello nazionale e regionale (specie dall’Istituto del Credito Sportivo) per gli impianti sportivi: rimane l’idea di creare, come primo passo, una pista dedicata al ciclismo e al pattinaggio per poi individuare nel corso del tempo (e dei cambiamenti dei gusti delle bambine e dei bambini chiaravallesi) ulteriori strutture coperte o scoperte da realizzare.

Tutti gli anni, nella prima metà di settembre, viene celebrata la Festa dello Sport in collaborazione con tutte le ASD chiaravallesi per consentire loro di proporre e promuovere le proprie attività in occasione della ripresa dei corsi e per rendere omaggio ai tanti campioni che, nel corso degli anni e negli ultimi mesi, si sono distinti a vari livelli dando lustro alla nostra comunità. Un altro evento importante è quello della Giornata nazionale dello Sport, che si svolge contemporaneamente su tutti il territorio nazionale nella prima domenica di giugno e che rappresenta un importante momento di aggregazione e promozione delle attività sportive.

Nel 2022 è stato celebrato il centenario della fondazione della Biagio Nazzaro e nel 2023 una particolare attenzione verrà dedicata alla celebrazione del ventesimo anniversario dalla fondazione della seconda squadra calcistica chiaravallese, la S.S. Chiaravalle, anch’essa ormai un pezzo di memoria sportiva della città.

5. SERVIZI ALLA PERSONA

Immaginare la Chiaravalle di domani come città ideale significa avere una visione globale che, accanto alla tutela e alla difesa dei beni comuni come salute, acqua, aria, territorio anche alla luce dei cambiamenti climatici, la riqualificazione, la custodia e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della città, garantisca l’inclusione sociale a breve e a lungo termine.

Il Comune diventa il vero protagonista nell’erogare i servizi alle persone e la porta di accesso ai finanziamenti statali e regionali con la programmazione territoriale e integrata tra servizi sociali e sanitari, in modo da dare risposte alla persona e non all’utente tipo.

Gli interventi sociali oltre ad essere in parte sostenuti da risorse proprie comunali sono programmati in sede di Ambito Territoriali Sociale, anche con forme di gestioni associate, con l’utilizzo delle risorse provenienti da fondi nazionali, da PNRR e regionali.

I migliori risultati si ottengono mantenendo e migliorando le sinergie con tutti i protagonisti del Terzo Settore, con gli strumenti partecipativi, come le Consulte (fenomenali protagonisti da cui nascono idee e progetti), andando a consolidare quel welfare di comunità che in questi anni ha contribuito alla spinta al cambiamento.

L’impatto della pandemia da Covid-19 ha chiamato l’intervento dei servizi sociali fin da subito, fornendo supporti rapidi alle famiglie, con sostegni economici e con l’attivazione della protezione civile.

Si sono dovute rivedere le attività presso le strutture socio assistenziali e le progettualità dedicate alle persone sulla base dei protocolli ministeriali per evitare i contagi.

 

5.1 Sanità e Ospedale di Comunità

Occorre ribadire il concetto chiave che la sanità deve restare pubblica, il sistema sanitario regionale deve garantire a tutti i cittadini cure adeguate, tempestive, anche in termini di liste di attesa, e accessibili senza che vi siano condizionamenti di reddito o di zona di residenza.

La riforma regionale sanitaria varata a dicembre del 2022 ha costituito cinque aziende sanitarie territoriali (AST) con l’intento di restituire alla cittadinanza una sanità di prossimità e per ridurre liste di attesa e inefficienze, ma si dovrà vigilare e dialogare costantemente affinché tali propositi siano realmente applicati.

In questa ottica è sempre continua l’attenzione e la sollecitazione sulle scelte riguardanti l’Ospedale di Comunità “Maria Montessori” di Chiaravalle, la cui funzione all’interno del sistema sanitario locale è rilevante.

Abbiamo sempre dedicato massima attenzione e la disponibilità a farci promotori delle esigenze dei cittadini, del personale che vi opera, mantenendo costante il dialogo e la concertazione sia con le dirigenze della sanità, sia con i sindacati al fine di poter dare risposte efficaci al bisogno di salute.

Gli stimoli partiti dall’amministrazione comunale hanno fatto sì che venisse mantenuto il punto assistenziale territoriale, che venissero impiegati fondi PNRR (che verranno utilizzati per la costruzione della Casa della Salute) e venissero impiegate le risorse per le opere di manutenzione straordinaria in modo da avere spazi, servizi, personale e strumentazioni adeguate.

Per valorizzare ulteriormente il ruolo di questa struttura e delle competenze del personale si dovranno organizzare percorsi di screening, prevenzione ed educazione alla salute con la collaborazione delle professionalità dell’AST.

 

5.2 Strutture socio assistenziali e socio sanitarie

Nel perseguire l’obiettivo del mantenimento degli standard delle strutture socio-assistenziali e sanitarie comunali (centro diurno, casa alloggio, residenza protetta) e sulla base delle nuova normativa regionale per l’autorizzazione e l’accreditamento (LR 21/2016 e successive DGR del 2019) occorrerà rivedere tali edifici sia da un punto di vista strutturale, che organizzativo andando a sfruttare le sinergie con gli altri Comuni di Ambito e forme di partenariato pubblico-privato che possano dare risposte adeguate alle richieste del territorio riguardanti le necessità degli anziani e disabili.

 

5.3 Azioni di sistema

Nel corso del 2022 in sede di Ambito Territoriale Sociale sono stati portati avanti obiettivi strategici per rafforzare la rete dei servizi sociali e dare risposte omogenee rispondenti ai bisogni dei cittadini:

  • completata la fase di analisi in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche sulle possibili linee evolutive per la gestione dei servizi sociali di ATS 12:
  • avviata la forma di gestione associata dei servizi di Pronto Intervento Sociale, Assistenza educativa scolastica e servizi educativi domiciliari;
  • avvio nel 2024 della gara unica di Ambito per la gestione associata del servizio di assistenza domiciliare;
  • definiti i regolamenti di Ambito per la gestione dei servizi educativi domiciliari e scolastici;
  • definizione un regolamento unico di ambito per la compartecipazione alle rette di ricovero delle strutture residenziali e semiresidenziali;
  • avviato il Coordinamento Pedagogico Territoriale;
  • attivi i tavoli di lavoro tematici (minori, anziani, salute mentale, contrasto alla povertà, contrasto alla violenza di genere);
  • per consentire una maggiore diffusione delle iniziative e opportunità sociali è attiva una app dove i cittadini possono avere informazioni su agevolazioni, servizi e contributi economici.

 

5.4 Non autosufficienza

Mantenimento ed implementazione degli interventi:

  • per alunni disabili sensoriali volti all’inclusione scolastica degli alunni con problemi di vista o udito o con disabilità;
  • alle famiglie con persone con disturbi dello spettro autistico rivolto a finanziare le spese sostenute per gli operatori specializzati che effettuano interventi educativi e riabilitativi basati sui metodi riconosciuti dall’ISS;
  • assegno di cura e servizio di assistenza domiciliare per il mantenimento a domicilio e in famiglia di persone non autosufficienti;
  • contributo al caregiver familiare;
  • fondo di solidarietà per integrare le rette delle strutture per persone con problemi di salute mentale e per persone con disabilità;
  • contributi da fondi regionali per Vita Indipendente per il sostegno alle spese per l’assistente familiare, dedicati alle persone con disabilità;
  • progetto “Dopo di Noi” volto a favorire il benessere e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità grave e prive di sostegno familiare o in vista del venir meno del sostegno familiare attraverso la graduale presa in carico della persona già durante l’esistenza in vita dei genitori, in particolare come supporto alla domiciliarità e la realizzazione di soluzioni alloggiative innovative;
  • progetto Vita Indipendente che coinvolge persone con disabilità grave certificata in brevi co-housing. Sono finanziate anche azioni strategiche dell’Agenzia Vita Indipendente per l’assistente personale e acquisti relativi alla domotica;
  • laboratori artistici e musicali per sviluppare le autonomie e le capacità espressive: esprimersi, giocare, socializzare in attività di gruppo, anche per chi frequenta Centri e Comunità in modo da trovare all’esterno la socializzazione e la sperimentazione di altre capacità.

 

5.5 Anziani e anziani non autosufficienti

I dati ISTAT riportano che il 13,6% delle persone over 65 nelle Marche hanno una limitazione grave della propria non autosufficienza e i dati del servizio statistica della Regione Marche ci dicono che nella nostra regione ci sono 52 mila persone ultra sessantacinquenni non autosufficienti e nello specifico, nel nostro ambito sociale ce ne sono 2.364.

La risposta alla domanda di assistenza fornita dalla rete di assistenza territoriale non è sufficiente, né per quel che riguarda le strutture residenziali, né i semi-residenziali. Alla luce di questo l’utilizzo da fondi PNRR e con la sinergia di altri Ambiti sociali della Provincia di Ancona dovrà avere come obiettivo la prevenzione dell’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti assicurando un contesto abitativo attrezzato e l’assistenza sociale e sanitaria domiciliare integrata, che sia di alternativa al ricovero a lungo termine in strutture residenziali pubbliche.

Si dovrà intercettare la non autosufficienza dell’anziano in fase precoce quando inizia a manifestarsi la graduale riduzione delle capacità nel compiere le attività strumentali della vita quotidiana. L’obiettivo è realizzare interventi di adattamento e dotazione strumentale tecnologica degli spazi abitativi e gruppi di appartamenti di proprietà privata nei territori dei vari ambiti ed erogare i servizi domiciliari agli utenti coinvolti per garantire la continuità dell’assistenza e una efficace presa in carico sociosanitaria.

Altro obiettivo con l’utilizzo dei fondi PNRR è il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire le dimissioni anticipate assistite e prevenire l’ospedalizzazione, per andare ad arginare la mancata garanzia del LEPS “dimissioni protette”, in modo da andare ad individuare e standardizzare tramite un protocollo operativo tra ATS e AST procedure integrate tra sociale e sanitario per le dimissioni protette.

Costituire poi un gruppo valutativo multidisciplinare per la valutazione del grado di vulnerabilità dell’anziano e decidere il percorso post ospedalizzazione.

Dare seguito ad interventi come l’Home Care Premium.

Chiaravalle deve tenere conto in modo responsabile delle persone anziane e deve riconoscere i diritti di una piena cittadinanza, sostenendone i bisogni, le opportunità a favore della salute, promuovere iniziative contro l’isolamento sociale, che si è acuito nel post pandemia. A tal proposito va rafforzata l’iniziativa “Soli non più”, di recente istituzione che vede la collaborazione di AVULSS, ANTEAS e AUSER, volta a coinvolgere l’anziano a rischio solitudine, che prevede il trasporto, l’accoglienza, il coinvolgimento in attività ricreative presso il centro sociale “L’incontro”. A tal proposito si darà continuità anche al progetto Servizio Civile Anziani con la collaborazione di ANTEAS, AUSER e AVULSS.

Occorre potenziare le strutture informative per gli anziani e le loro famiglie per aiutarli ad orientarsi e a muoversi tra la burocrazia e nella gestione di una necessità assistenziale e sanitaria.

Consolidare la divulgazione delle informazioni e gli interventi posti in essere per i malati di Alzheimer e demenze mediante l’attività dello sportello e del Caffè Alzheimer in collaborazione con ANTEAS.

Organizzazione di incontri di sensibilizzazione e informazione per gli anziani sui pericoli in cui possono incorrere, sull’educazione alla salute e corsi di alfabetizzazione digitale.

Organizzazione di attività ricreative (corsi di ballo, laboratori pratici).

 

5.6 Minori e famiglia

Mantenimento e potenziamento degli interventi:

  • a favore delle famiglie per finanziare il sostegno alla natalità, dello sviluppo genitoriale e di sostegno psicologico come previsto dalla LR 30/1998;
  • assistenza per l’affido ed adozioni;

Sulla base della LR 32/2008 riguardante le politiche di prevenzione e contrasto alla violenza di genere nel 2022 è stato siglato un protocollo provinciale operativo per l’accoglienza e la presa in carico delle donne vittime di violenza con i servizi sanitari (Consultori familiari, CSM, UMEA, DDP, Ospedale) e le forze dell’ordine (Polizia Municipale e Carabinieri) e il Punto Voce che effettua interventi sugli offender.

Impiegare finanziamenti per progetti di ambito destinati alla prevenzione, assistenza, sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza con l’abbattimento delle rette per le case rifugio, interventi rivolti ai maltrattanti, sostegno psicologico per le donne minorenni vittime di violenza e minori vittime di violenza assistita, interventi di sostegno abitativo e inserimento lavorativo per le donne vittime di violenza.

Implementare il sostegno delle attività del centro antiviolenza e delle case rifugio. Continuare a rendere operativo lo sportello rivolto alle donne vittime di violenza.

Accanto al disagio generalizzato dei minori in età adolescenziale c’è quello emerso come conseguenza del ritiro sociale a seguito della pandemia, che ha determinato casi di ricoveri ospedalieri. Per i casi che non necessitano di ricoveri è stato attivato un progetto con la collaborazione del Consultorio dedicato agli adolescenti, chiamato “Adolescenti Oggi”.

Consolidare il laboratorio dedicato ai bambini con disturbi specifici dell’apprendimento. Formare e informare sui disturbi dell’ apprendimento.

Promuovere attività di inclusione, laboratori creativi che puntino a dare nuova vita a spazi poco utilizzati riqualificando alcune zone attraverso l’arte partecipata coinvolgendo tutti i ragazzi in collaborazione con gli istituti scolastici e le associazioni.

“Non Lasciamoli Soli”: costituzione di uno sportello informativo rivolto alle famiglie che si trovano a dover percorrere strade spesso sconosciute e lunghe come nel caso, ad esempio, di Dsa, Bes. Dovrà fornire un aiuto all’orientamento sui percorsi da intraprendere, con e tra la scuola e servizi sanitari territoriali, a superamento delle problematiche connesse.

Prevenzione del bullismo: promuovere incontri e creare iniziative volti a sensibilizzare i ragazzi e le famiglie sul tema del bullismo, che abbia anche lo scopo di intercettare eventuali disagi e intervenire dove è necessario.

Attivazione con i fondi PNRR del progetto PIPPI (programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione) sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini da dedicarsi alle famiglie con minori di età compresa tra gli 0 e 11 anni che vivono in situazione di vulnerabilità e povertà educativa, sociale ed economica.

Con l’utilizzo di fondi comunali avviare la convenzione con enti del terzo settore e garantire la continuità per attività per il dopo scuola rivolto in particolare ai bambini tra i 6 e gli 11 anni e alle loro famiglie a rischio di esclusione sociale.

 

5.7 Persone immigrate

Tenere attivo lo sportello per l’integrazione. Garantire percorsi di accoglienza e inclusione con il progetto “Ancona Provincia d’asilo” per i richiedenti asilo e rifugiati.

 

5.8 Salute mentale

Garantire il Servizio Sollievo, un progetto integrato socio-sanitario per il sostegno delle persone con problemi di salute mentale e delle loro famiglie. A Chiaravalle è presente lo sportello di ascolto.

 

5.9 Contrasto alla povertà, rafforzamento servizio sociale

Con l’utilizzo delle varie risorse provenienti da fondi POR e PON e nella fase in cui il RDC verrà sostituito da un’altra tipologia di sostegno occorre garantire progetti e servizi dedicati ai beneficiari: servizi educativi, home visiting, tirocini di inclusione sociale, mediazione linguistica e culturale, sostegno alle capacità genitoriali.

Mantenimento del servizio di Pronto Intervento Sociale a favore di persone senza dimora o in situazione di fragilità e povertà estrema, da assicurare h24 per 365 giorni all’anno attivabile in caso di emergenze ed urgenze sociali e quando insorgono problemi improvvisi nella vità quotidiana dei cittadini.

Realizzazione di Tirocini di inclusione sociale (TIS) a favore delle categorie svantaggiate, andando a finanziare le indennità di frequenza dei tirocinanti.

Mantenimento dell’accesso e sportelli sociali nel nostro Comune.

Garantire l’assistenza educativa e il sostegno alle funzioni genitoriali, per l’assistenza domiciliare e scolastica, il servizio “laboratori protetti” e il servizio di “incontri protetti”.

La pandemia e la crisi energetica e l’inflazione hanno peggiorato la situazione economica delle famiglie, creando nuove povertà. In questi anni sono state utilizzate molte risorse per far fronte alle accresciute esigenze delle famiglie, organizzando un servizio di consegna di pacchi alimentari e ulteriori sostegni al pagamento delle utenze: consolidamento del servizio Dona la Spesa, partito con l’emergenza Covid, e creazione di una dispensa alimentare grazie alle donazioni dei cittadini e delle aziende del territorio, con consegna pacchi alimentari presso il dispensario comunale sulla base della fascia ISEE.

 

5.10 Giovani e lavoro, difficoltà che diventano opportunità

Creare laboratori, per fasce di età, dedicati ai ragazzi dai 14 ai 25 anni, che prevedano azioni volte a contrastare il rischio drop-out (dispersione scolastica) e abbandono scolastico, che abbiano la finalità di informare ed orientare i giovani nel mondo del lavoro per costruire il proprio futuro, partendo dai tirocini fino ad arrivare ad un progetto di apprendistato. Costruire un modello efficace che integri orientamento, mentoring, formazione professionale e inserimento lavorativo, in un patto educativo territoriale composto dai Comuni, dalla scuola, dai centri per l’impiego, dal terzo settore e dalle consulte giovanili comunali.

 

5.11 Urgenza abitativa

Per le emergenze abitative i servizi comunali fanno un lavoro di rete, con cui informano e accompagnano i cittadini nella ricerca di una soluzione al loro bisogno, ma occorre attivare politiche più ampie, che mirino al potenziamento del patrimonio pubblico con l’individuazione di nuovi alloggi popolari e predisponendo incentivi e sgravi per quei proprietari di immobili che decidono di affittare case a canone concordato.

6. POLITICHE CULTURALI, EDUCATIVE, GIOVANILI E TURISTICHE

6.1 Tante città in una

In questi dieci anni abbiamo provato (e crediamo di essere in larga parte riusciti) a dare non solo ricchezza e varietà ma anche continuità e organicità alla programmazione culturale di Chiaravalle, permettendo il suo radicamento nel tessuto civico e favorendo un costante rimando dalle parti al tutto e dal tutto alle parti. È per questo che fin dal 2013 il programma di ogni anno (con l’unica eccezione del periodo pandemico) ha avuto un titolo, e dunque un filo conduttore, su cui si sono incardinati eventi, collaborazioni e attività culturali che, qualora Chiaravalle Domani guiderà l’Amministrazione 2023-2028, è nostra intenzione proseguire e potenziare.

  • La Città (In)Visibile (2013-2014)
  • cittAcomedonnA (2014-2015)
  • Città dei diritti (2015-2016)
  • Una città per pensare (2016-2017)
  • Città più bella (2017-2018)
  • Città senza muri (2018-2019)
  • Città di radici e di ali (2019-2020)
  • CosmiCittà (2022)
  • CittàVerso (2022-2023)

In particolare quest’ultimo tema, saldando insieme le parole “città” e “verso”, vuole rappresentare una originale declinazione local dei concetti di “multiverso” e “metaverso” e, allo stesso tempo, esprimere una tensione e un’attenzione rivolte al futuro in termini di crescita e sostenibilità, mai disgiunte però dal senso di appartenenza e valorizzazione delle nostre radici storico-culturali. Una direzione verso cui continueremo a muoverci.

 

6.2 Teatro

Per il Teatro Comunale abbiamo alle spalle un decennio di attività intensissima, diradata soltanto tra il 2020 e il 2022 dalla pandemia e da alcuni lavori di adeguamento della struttura. Superata questa fase, il “Valle” è tornato ad essere – e faremo in modo che rimanga – uno dei teatri più aperti, attivi e richiesti della regione grazie soprattutto alle seguenti proposte:

  • le stagioni teatrali promosse dal Comune e da uno storico partner come AMAT secondo le indicazioni dell’Assessorato alla Cultura e accolte da un crescente afflusso e consenso di pubblico (i cinque spettacoli in abbonamento della stagione in corso sono stati assai gremiti e apprezzati, fino al sold out di quello del 31 marzo);
  • A teatro con noi, la rassegna amatoriale e semiprofessionale approdata alla XVI edizione e aperta a numerose compagnie (quest’anno 13 per un totale di 15 date);
  • la collaudata collaborazione con l’associazione Teatro Giovani Teatro Pirata, cui si devono sia le rappresentazioni domenicali del Teatro Ragazzi aperte a bambini e famiglie, sia le matinée organizzate per gli alunni delle scuole locali.

Due attività che non sono proseguite durante e dopo l’emergenza pandemica ma che vorremmo riprendere sono:

  • un progetto di formazione e produzione teatrale sulla scia di quello che dal 2014 al 2020 è stato il laboratorio VisionArea, in grado di elaborare e gestire periodiche attività di educazione teatrale e produzione di eventi;
  • la doppia rassegna Teatri di Comunità (Banco di Prova e Teatro Più) che in passato, nel mese di maggio, faceva di Chiaravalle un baricentro del teatro della scuola e del teatro sociale.

Il bando di gara per la gestione del Teatro, attualmente in corso, mira all’individuazione di un soggetto capace non solo di curare in maniera efficiente i servizi di apertura, custodia, pulizia e coordinamento tecnico della struttura ma anche di coorganizzare con l’Amministrazione Comunale le suddette attività assieme alla proposta di alcuni progetti specifici (anche di carattere convegnistico).

 

6.3 Musica

Delle tre radicate collaborazioni che il Comune ha portato avanti fino al primo lockdown, ovvero quelle con la FORM, con Ancona Jazz e con l’associazione lirica Villa InCanto, soltanto quest’ultima non è ripartita col riavvio delle attività culturali, mentre sono tuttora in corso e intendiamo portare avanti anche in futuro:

  • la stagione sinfonica, frutto della partnership con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, che per le prove usufruisce del Teatro “Valle” offrendoci a sua volta dei prestigiosi concerti sinfonici o solistici;
  • la rassegna Saudade do Brasil, con all’attivo tre edizioni (2019, 2022 e 2023) e con un’attenzione al Paese musicalmente più ricco e “meticcio” e al patrimonio sonoro meno blindato del mondo.

E, restando in tema di America Latina, potrà diventare un appuntamento annuale anche il festival di cultura italo-argentina Palabras de tango, la cui prima edizione – in programma dal 21 al 23 aprile 2023 – comprende non solo un concerto in omaggio a questo genere musicale ma anche due incontri dedicati rispettivamente alla resistenza del popolo argentino alla dittatura militare negli anni ’70 e alla diffusione del pensiero di Maria Montessori nel continente sudamericano.

 

6.4 Cinema

A Chiaravalle, in cui da quasi 40 anni mancano sale cinematografiche, non manca l’amore per il cinema che ha le sue radici negli anni ’70, quando il Comune conobbe una straordinaria stagione culturale e in particolare cinefila grazie soprattutto all’indimenticato Giorgio Candelaresi. Un amore di cui hanno vibrato – anche in termini di affluenza alle proiezioni e di fervore dei dibattiti – tre appuntamenti consueti fino al 2019:

  • I giovani raccontano il cinema dei giovani, ciclo estivo interamente affidato alle nuove generazioni;
  • Un filosofo al cinema, rassegna dedicata ad indagare la linea sottile che separa (o che unisce) il cinema e la filosofia;
  • Le donne raccontano il cinema delle donne, un ciclo di film curati da (e incentrati su) soggetti femminili.

Solo la prima di queste cinerassegne ha avuto una continuità decennale (è infatti prossima alla 11ª edizione), mentre la seconda e la terza – oltrepassato anche in questo caso lo stallo causato dall’emergenza sanitaria – nel marzo 2023 sono state sostituite dalla (o, per meglio dire, sono confluite nella) nuova rassegna di corti d’autore Ogni cosa è illuminata, con il valore aggiunto della presenza in sala dei registi dei film in programma e con una più che buona risposta del pubblico.

 

6.5 Biblioteca

In questi dieci anni la Biblioteca Comunale “Massimo Ferretti” è stata costantemente al centro delle nostre attenzioni; ai servizi ordinari si sono infatti aggiunte:

  • nel 2015 la riqualificazione degli interni, l’acquisizione di una nuova ala, la donazione pittorica di Alvaro Tonti (con arricchimento della dotazione figurativa che vantava già opere di Walter Valentini) e la dedica teatrale a Massimo Ferretti;
  • nel 2016 e nel 2023 l’adesione alle Giornate FAI di Primavera, che hanno attirato moltissimi visitatori rivelando i tesori più o meno nascosti della Palazzina Marulli;
  • nel 2017 l’apertura della mostra archeologica permanente Dal Villaggio all’Abbazia, allestita dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e con ArcheoLab: un autentico viaggio nel tempo, dai frammenti della tarda Età del bronzo ritrovati nel chiostro dell’Abbazia di Maria in Castagnola alle tracce delle epoche successive;
  • dal 2017 al 2023 quattro edizioni della rassegna di incontri d’autore Le domeniche in biblioteca, sempre molto partecipata e apprezzata dal pubblico;
  • nel 2019 una acquisizione libraria di graphic novel, albi illustrati e silent book (pubblicazioni pensate per i più giovani) grazie ad una donazione del Kiwanis Ancona Nord;
  • e, più in generale, notti bianche in biblioteca, attività di promozione della lettura e di immersione ludico-ricreativa per bambini e ragazzi, mostre d’arte, serate musicali e teatrali all’aperto (come quelle di Se c’è una strada sotto il mare e de I martedì in giardino).

Tutte iniziative, queste, che la pandemia ha certamente rarefatto ma che di recente abbiamo ripreso con ritrovato slancio ed entusiasmo e che porteremo avanti nel prossimo quinquennio. Il restauro degli esterni – attualmente in corso – è il coronamento, tanto doveroso quanto appagante, del progetto di valorizzazione della Biblioteca, con una perfetta giuntura tra il patrimonio materiale e quello immateriale che essa rappresenta.

Da segnalare in particolare il progetto in fase di avvio Un libro per amico, una biblioteca come casa, mirato a promuovere l’avvicinamento dei giovani in età scolare (fascia 6-18 anni) alla lettura e all’ambiente bibliotecario, favorendone il coinvolgimento attivo anche attraverso i linguaggi a loro più vicini e su temi particolarmente sentiti. Il progetto mira altresì a coinvolgere i bambini in età prescolare (fascia 0-6 anni) e a far accostare al mondo dei libri, grazie alla mediazione degli adulti, i nativi digitali di ultimissima generazione.

 

6.6 Scuola

In tutti questi anni abbiamo visto:

  • crescere la volontà e la capacità di collaborazione delle scuole chiaravallesi sia tra di loro sia con l’Amministrazione Comunale, tanto da mettere a reciproca disposizione vari spazi scolastici durante i lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico ed efficientamento energetico di alcuni plessi, e tanto da condividere un piano dell’offerta formativa territoriale in cui si sono armonizzate le numerose attività rivolte agli studenti (attività che durante il lockdown non abbiamo tanto interrotto quanto trasformato, ad esempio nella modalità delle dirette streaming ChiaraLive dedicate a temi specifici, spesso di ambito civile);
  • i due Istituti Comprensivi crescere nella qualità della loro offerta didattica e nelle rispettive specificità ed essere dedicati – non solo nella forma ma anche in una sostanza fatta di quotidiano impegno educativo e fervore progettuale – a due donne scienziate e pacifiste che con il loro esempio hanno onorato il nostro Paese (l’Italia) e che con il loro nome onorano il nostro paese (Chiaravalle): Rita Levi-Montalcini e Maria Montessori;
  • la sede chiaravallese dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Podesti – Calzecchi Onesti” accendersi di un sorprendente dinamismo che si è tradotto in progetti come ChiaraMap, A scuola nel parco, Chiaravalle 360°, Montessori Street e in mostre come Randstad 1969 e Malacarne – Inside the Mafia (tutte iniziative con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Chiaravalle);
  • la Scuola dell’Infanzia “Giuseppina Cavallini” avvicinarsi al primo secolo di vita anni non tanto come un traguardo quanto piuttosto come un trampolino di sempre nuovo slancio pedagogico;
  • il Nido d’Infanzia Comunale essere sia ristrutturato sia intitolato a Mario Montesano Montessori, figlio di Maria Montessori nonché principale collaboratore e prosecutore della sua missione educativa nel mondo: una missione che trova concreta realizzazione nel nostro Nido a indirizzo montessoriano.

A tutto ciò si sono aggiunte, nel 2019 e nel 2020, due edizioni di Formati per formare, un ciclo di seminari rivolti agli insegnanti, agli educatori, ai genitori e a chiunque sia consapevole del valore dell’istruzione quale laboratorio del futuro e chiave di volta di una società giusta, matura e democratica.

Sul piano dell’edilizia scolastica, come illustrato nella sezione dedicata ai lavori pubblici, sono in corso o imminenti gli interventi di riqualificazione e adeguamento di ben tre strutture: la vecchia palazzina del plesso “Montessori” in viale Marconi/via Ancona, la Casa dei Bambini in via S. Andrea e il plesso “Manzoni” in via Paganini/via Cervi. E sul versante dei servizi educativi abbiamo continuato e continueremo a garantire qualità ed efficienza a quelli di refezione scolastica e di trasporto degli studenti, sintonizzandoci sulle esigenze dei cittadini e cercando di sviluppare anche iniziative di mobilità intelligente come il Pedibus.

 

6.7 Politiche giovanili

Moltissime sono state, nel decennio trascorso, le iniziative concepite per i giovani, costruite con i giovani, e altrettante sono quelle che ci prefiggiamo di attivare. Si evidenziano in particolare:

  • il fondamentale servizio Informagiovani, che non è stato mai interrotto se non durante l’emergenza sanitaria e che è nostra intenzione potenziare;
  • il progetto 2013-14 Gioventù Sostenibile (cofinanziato dalla Regione Marche), in cui l’aggettivo va inteso sia nel senso di sostenere e valorizzare i giovani in quanto risorsa di inestimabile valore, sia al fine di sensibilizzare i giovani stessi e l’intera società alla cultura dello sviluppo sostenibile;
  • il progetto 2017-18 Non tutto non subito (cofinanziato dalla Regione Marche e dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale): una eterogenea serie di iniziative mirate ad invitare i nativi digitali e i cosiddetti millennials a superare l’immediatezza del momento e delle relazioni spesso superficiali e ad elaborare progetti di incontro, di creatività e di vita basati sul senso della (cor)responsabilità;
  • la Consulta Comunale dei Giovani; costituita nel 2014, composta da ragazzi tra i 16 e i 25 anni e destinata a rappresentare la gioventù chiaravallese nel segnalare problematiche e suggerire progettualità all’Amministrazione, essa ha collaborato attivamente ad animare:
  1. il ciclo di iniziative ecologiche, didattiche e socio-culturali No Impact Days – Chiaravalle a impatto zero e, nello specifico, le edizioni 2019, 2021 e 2022 del Green Festival, con l’obiettivo di motivare le persone a diventare cittadini (di una città, di uno stato, di un pianeta) intelligentemente sostenibili;
  2. una Rock Marathon nel 2014, le edizioni 2015 e 2018 del concorso per band e solisti emergenti Note nella Notte e, ogni anno tranne durante la pandemia, il tradizionale raduno del 1° Maggio nell’omonimo parco con la maratona musicale e varie iniziative (ri)creative;
  3. la conduzione – da quattro anni a questa parte – della già citata rassegna estiva I giovani raccontano il cinema dei giovani, con film riguardanti temi di forte rilevanza giovanile (Legami nel 2019, Pollice verde nel 2020, UtopiCity nel 2021 e Costruttori di pace nel 2022).

Nel maggio 2022 è stata inaugurata, presso il Nuovo Campo Boario – Parco “Gianni Ravera”, la sede della Consulta Comunale dei Giovani, realizzata con risorse del bilancio comunale e con una donazione del Rotary Falconara Marittima. Essa è ubicata nella palazzina dell’ex CAG, in coabitazione con la sala prove musicale affidata all’associazione Binario Uno e frequentata da numerose band giovanili: altra realtà d’eccellenza che continueremo a sostenere e a valorizzare.

 

6.8 Maria Montessori

In questi dieci anni il nostro impegno si è caratterizzato per la volontà di promuovere in ampiezza e in profondità la figura e il pensiero di Maria Montessori, concentrandoci non soltanto sul suo rivoluzionario metodo pedagogico ma anche e soprattutto sulla sua statura di scienziata, filosofa, femminista ante litteram, ambasciatrice di pace e pioniera di una visione degli esseri umani che ha cambiato il mondo. E ha puntato a rintracciare il senso complessivo della sua ricerca esistenziale e culturale, sempre tesa all’educazione verso la libertà.

Una ricerca di cui dal 2007 si è fatta veicolo la Fondazione Chiaravalle Montessori. Essa svolge una rilevante attività di formazione specialistica montessoriana rivolta a docenti ed educatori, di raccolta e diffusione documentaristica, di relazione con il mondo accademico e scolastico sia in Italia che all’estero, promuovendo la conoscenza della figura, del pensiero e del metodo di Maria Montessori e coordinando le visite presso le strutture scolastiche a indirizzo montessoriano così come presso la casa natale.

Già al termine del primo mandato Costantini, nel maggio 2018, è andato in scena con la regia di Gianfranco Pedullà lo spettacolo Maria Montessori o la scoperta del bambino, prodotto dal Comune di Chiaravalle, interpretato dagli iscritti al progetto teatrale VisionArea in collaborazione con la compagnia Teatro Popolare d’Arte e applaudito da centinaia di spettatori.

Ma è stato soprattutto durante l’ultimo quinquennio che il legame tra Chiaravalle e Maria Montessori ha toccato il suo apice, grazie a due irripetibili anniversari come il 150° della sua nascita (31 agosto 2020) e il 70° della sua morte (6 maggio 2022). Ciò ci ha permesso di rilanciare e potenziare l’impegno nel valorizzarne la figura e il pensiero attraverso i seguenti progetti.

  • MM150 Maria Montessori. Ritorno a casa: per celebrare i 150 anni dalla nascita della scienziata si è svolta dal 30 agosto al 6 settembre 2020 una settimana di eventi musicali e teatrali, iniziative con artisti, scuole e associazioni del territorio, creazioni e installazioni plastiche, visuali, sonore, incontri con autori e tre proiezioni del docufilm W Maria Montessori (realizzato dalla 3D Produzioni e Sky Arte con il contributo del Comune di Chiaravalle).
  • Casa Montessori Chiaravalle: tra il 2019 e il 2021 il luogo natale di Maria Montessori è stato sottoposto ad un innovativo progetto di riqualificazione promosso dal Comune di Chiaravalle in collaborazione con la Fondazione Chiaravalle Montessori, l’Opera Nazionale Montessori e l’AMI (con Carolina Montessori, pronipote di Maria, come presidente del comitato scientifico) e curato da Cristiana Colli con al suo fianco un team di Oggi Casa Montessori Chiaravalle è uno spazio dedicato a tutto tondo alla figura della scienziata, di cui il visitatore può scoprire le molteplici sfaccettature entrando in contatto non soltanto con il metodo che l’ha resa celebre ma anche con i vari aspetti della sua personalità cosmopolita, autorevole e appassionata; ed è una delle realtà museali più apprezzate e visitate delle Marche. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Marche e della Fondazione Cariverona, ha ottenuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri della Cultura, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Turismo, dei quattro Atenei marchigiani e dell’Associazione Nazionale Case della Memoria; e, pochi giorni prima dell’inaugurazione (11 dicembre 2021), ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.
  • COSMI – Costruire mondi con l’immaginazione: dall’1 all’8 maggio 2022 (a ridosso dunque del 70° anniversario della morte di Maria Montessori) ha avuto luogo a Chiaravalle questo festival dedicato all’educazione, al suo rapporto con l’immaginazione e con la costruzione di mondi possibili. Nel ricco programma sono rientrati incontri, musica, libri, spettacoli, proiezioni, visite guidate di Casa Montessori Chiaravalle e altro.
  • Fiera Didacta Italia: dal 20 al 22 maggio 2022 il Comune di Chiaravalle è stato invitato a partecipare al più importante evento nazionale rivolto al mondo della scuola, la cui edizione 2022 è stata dedicata a Maria Montessori. Sulla sua figura, sulle sue radici e sulla sua rivoluzione pedagogica sono stati incentrati un’area espositiva nel padiglione istituzionale, il convegno principale (Maria Montessori e la scuola del terzo millennio coordinato dall’Assessore Francesco Favi e tenuto da alcuni esperti del mondo montessoriano) e lo spettacolo finale Sorgete, donne! del Collettivo CollegaMenti.

Il nostro proposito è quello di poter continuare e anzi rafforzare il dinamismo che, nelle suddette attività, ha caratterizzato il rapporto tra il Comune di Chiaravalle e la sua figlia più illustre. Un rapporto ulteriormente illuminato da una scoperta fatta di recente nell’archivio comunale: quella di una lettera autografa con cui nel settembre 1950 Maria Montessori rispose all’allora Sindaco Guido Molinelli, manifestando il desiderio – poi effettivamente realizzato il 7 ottobre successivo – di visitare il paese natale. Va da sé che questa lettera (una cui copia è esposta in questo periodo a Roma presso la mostra Le Marche. L’unicità delle molteplicità accanto ad altri documenti comunali che raccontano l’ultima visita di Maria Montessori a Chiaravalle) andrà presto ad arricchire l’apparato espositivo di Casa Montessori Chiaravalle.

 

6.9 Turismo

Quanto detto per la figura di Maria Montessori, per la sua casa-museo e per il valore aggiunto che – a livello di turismo culturale – ne può trarre Chiaravalle merita di essere esteso anche alle altre eccellenze del territorio, in primis l’Abbazia di S. Maria in Castagnola con l’adiacente monastero e la Manifattura Tabacchi, tanto più pensando al “circolo virtuoso” che lega queste realtà. È in tale ottica che due anni fa abbiamo sottoscritto con la Parrocchia di Chiaravalle e con i dirigenti della Manifattura un protocollo d’intesa denominato ChiaraCult. Il progetto punta a trasformare i luoghi sopra citati in una risorsa collettiva e integrata, rendendoli un potente volano non solo per attrarre turisti nel nostro territorio ma anche per favorire l’economia legata alla cultura e alla formazione. Questi gli obiettivi:

  • valorizzare gli asset locali al fine di costruire un polo a vocazione turistico-culturale capace di generare nuova imprenditorialità e una stimolante offerta turistica;
  • qualificare e formare le risorse umane del territorio, allo scopo di costruire competenze e professionalità per la progettazione e la gestione di servizi di qualità in ambito turistico-culturale;
  • creare un’offerta culturale integrata, utilizzando ChiaraCult come un incubatore di idee e unlaboratorio di creatività volto alla costruzione di un’offerta culturale stabile per il territorio;
  • potenziare l’ospitalità e la capacità ricettiva del territorio per permettere di accrescere in quantità e migliorare in qualità l’accoglienza di target turistici differenti tra loro e mossi da motivazioni eterogenee;
  • progettare e offrire proposte di visita volte alla destagionalizzazione dell’offerta turistica al fine di garantire continuità agli operatori del settore e, pertanto, creare opportunità di lavoro stabili e continuative.

Una “prova generale” di tutto questo sono state le Giornate FAI di Primavera, svoltesi il 25 e il 26 marzo 2023 e incentrate sull’Abbazia e sul monastero, su Casa Montessori Chiaravalle e sulla mostra archeologica “Dal Villaggio all’Abbazia” nella Palazzina Marulli, con un’appendice sia presso la Manifattura Tabacchi (dove è stato possibile visitare la mostra fotografica Malacarne) sia presso il Teatro Comunale (con un concerto di chiusura a cura della FORM). In appena due pomeriggi sono stati registrati 850 visitatori provenienti da tutta Italia; e l’organizzazione ha visto il coinvolgimento attivo di numerose realtà del territorio a fianco del Comune di Chiaravalle: dalla delegazione provinciale del FAI alla Parrocchia, dagli Istituti scolastici locali alla Consulta Comunale dei Giovani, dalla Fondazione Chiaravalle Montessori ad ArcheoLab, dalla Manifattura Tabacchi alla FORM, dalla Protezione Civile all’associazione ArtexArte fino al Circolo Fotografico AVIS e al Gruppo Fotografico Manifattura Tabacchi, che hanno documentato le due giornate.

Orgogliosi di questo importante risultato e riconoscenti per la corale partecipazione, vogliamo ribadire e consolidare il nostro impegno per una Chiaravalle che metta al centro la cultura, una Chiaravalle sempre più capace di valorizzare i propri patrimoni sia materiali che immateriali, una Chiaravalle con le radici ben piantate nella storia e le ali tese verso il futuro. Obiettivi, questi, che trovano la loro massima espressione nell’imminente riqualificazione del complesso monastico, destinato a diventare uno scrigno di bellezza e un contenitore di cultura (a partire dal restauro delle opere di Walter Valentini installate nella sala dei monaci).

 

6.10 Chiaravallesi illustri

Da alcuni anni puntiamo a valorizzare – tramite iniziative culturali e/o conferimento di benemerenze e/o intitolazione di luoghi pubblici – i tanti personaggi che, per nascita o per “adozione”, hanno legato il loro nome a Chiaravalle.

Molti sono stati i progetti e gli eventi dedicati a Massimo Ferretti, poeta nato a Chiaravalle nel 1935 e scomparso a Roma nel 1974 dopo una breve e febbrile esistenza, segnata da una cronica malattia cardiaca e da precoci quanto significative esperienze letterarie che gli valsero il riconoscimento di Pasolini. A Ferretti è intitolata da tempo la Biblioteca Comunale; nel 2015, per l’80° anniversario della sua nascita, venne realizzato lo spettacolo L’ultimo soldatino pasoliniano; nel 2020, alla presenza del figlio Folco Ferretti e dei critici letterari Elisabetta Pigliapoco e Massimo Raffaeli, è stata presentata a teatro l’ultima edizione del suo libro Allergia; nel 2021 il Comune di Chiaravalle ha partecipato alla I edizione del Premio Poesia “Massimo Ferretti”, che si è tenuta a Roma nel quartiere Montesacro dove il poeta visse i suoi ultimi anni; e più di recente abbiamo patrocinato il Concorso Poetico “Massimo Ferretti” di Petritoli. Anche nella nostra città stiamo preparando nuove iniziative dedicate alla valorizzazione della figura e dell’opera di Ferretti e rivolte in particolare ai giovani, nella convinzione che la sua poesia possa fare breccia nel cuore delle nuove generazioni e prolungarsi nella loro sensibilità. Tutto questo anche in vista del 50° anniversario della sua morte, che ci attende nel novembre 2024.

Quattro anni fa il vecchio Campo Boario è stato riqualificato e intitolato a Gianni Ravera (1920-1986). Si è trattato in sostanza del recupero di un luogo caro alla memoria dei chiaravallesi, dell’area in cui si tenevano storiche feste estive e kermesse musicali, di uno spazio di socializzazione per tutte le età, di un parco per vivere a contatto con la natura; e, al contempo, dell’omaggio a un chiaravallese che è arrivato lontano, al patron dei Festival di Sanremo e di Castrocaro, allo scopritore di Celentano, Vasco, Zucchero, Ramazzotti, a un uomo che ha sempre portato Chiaravalle nel cuore. Sia la figura di Gianni Ravera sia il parco che ne porta il nome saranno al centro di iniziative future.

Un altro chiaravallese di cui vogliamo onorare la memoria è Tullio Giacconi (1924-2004), pianista e musicista dalle straordinarie doti di accompagnatore, amico di Luciano Pavarotti e di molti altri cantanti e artisti. A lui è dedicato da anni il ridotto – chiamato appunto Salette “Giacconi” – del Teatro “Valle”, che meriterebbe di essere interamente intitolato a lui. Nella prospettiva del 100° anniversario della sua nascita, che cadrà il prossimo anno, stiamo preparando alcune iniziative che rendano omaggio al suo prestigio, alle sue qualità umane, al suo impegno professionale.

Altri chiaravallesi che vorremmo omaggiare sono il già citato Giorgio Candelaresi, l’ex IMI (internato militare italiano) Michele Mancini, il maestro Lamberto Pandolfi, il cantante Walter Brunelli, il pittore Raul Bartoli e i fratelli Mario e Alighiero Tenenti, l’incisore Carlo Ceci, lo stampatore Luciano Bongiovanni e altri.

 

6.11 Arti e artisti

Chiaravalle mostra una spiccata vocazione alla creatività, con decine di associazioni culturali, due scuole di musica e varie band, due circoli fotografici, alcuni registi (neppure troppo) in erba e numerosi attori amatoriali, appassionati di arti modellistiche, plastiche, figurative e molto altro. Un vero e proprio tesoro di cui andare fieri, a maggior ragione pensando che l’arte e la cultura possono costituire uno strumento di crescita sia delle coscienze individuali e dei rapporti tra le persone sia dell’economia. Il prossimo quinquennio approfondirà il solco già tracciato nel decennio alle nostre spalle, con l’intento di valorizzare le tante espressioni creative esistenti, mettendole in raccordo tra loro e coordinandole con strategie di ampio respiro.

Un progetto particolarmente stimolante è l’organizzazione di workshop di artisti (anche provenienti da altre realtà italiane ed internazionali) e l’esposizione delle loro opere utilizzando spazi urbani anche “inconsueti”, tra cui in primis i locali della Manifattura Tabacchi ma anche il monastero, il consorzio agrario e altri luoghi.

 

6.12 Rigenerazione urbana

Da alcuni anni sono stati intrapresi progetti di rigenerazione urbana che, attraverso vari linguaggi e in particolare quello della street art, mirano a favorire un processo di riappropriazione e costruzione identitaria nonché di riqualificazione del territorio. Tutto ciò si è tradotto ad esempio in varie edizioni della Jassart Jam, grazie a cui numerosi writers hanno saputo dare nuova vita ad alcune zone di Chiaravalle (parcheggio dietro l’Abbazia, stadio, ex Campo Boario etc.): un’esperienza che è nostra intenzione portare avanti anche in futuro, coinvolgendo altri artisti e altre associazioni negli interventi rigenerativi e sottoponendo a questi ultimi – previa elaborazione e approvazione di un apposito regolamento – alcuni spazi del centro storico.

Un luogo che sarà particolarmente interessato da un progetto di recupero urbano e di ricontestualizzazione e valorizzazione culturale è quello della torre dell’acquedotto, che potrà diventare il fulcro di una sorta di museo dell’acqua.

 

6.13 Storia e memoria

Nel corso degli anni abbiamo costantemente collaborato – e continueremo a farlo – con la locale sezione “Edo Magnalardo” dell’ANPI per l’organizzazione di iniziative legate alla storia e alla memoria della nostra comunità (con particolare riguardo per le due guerre mondiali, il fascismo e l’antifascismo, la Resistenza, la nascita della Repubblica e la Costituzione) e di attività a sfondo etico-civico rivolte alla cittadinanza e in special modo agli studenti. Questo soprattutto in occasioni come il 27 gennaio (Giorno della Memoria), il 10 febbraio (Giorno del Ricordo), il 25 aprile (Festa della Liberazione), il 1° maggio (Festa dei Lavoratori), il 2 giugno (Festa della Repubblica) e il 20 luglio (anniversario della Liberazione di Chiaravalle).

Un altro progetto dall’elevato valore memoriale, che intendiamo proseguire e potenziare, è Chiarateca – Archivi di memoria, in cui vengono raccolti, catalogati e resi fruibili in una piattaforma digitale filmati, fotografie, cartoline, interviste e altri documenti messi a nostra disposizione da alcuni cittadini desiderosi – con noi e come noi – di raccontare la storia, la società e l’identità di Chiaravalle. Chiarateca è nato come un troncone di RE-SOURCES, un progetto avviato nel 2019 a fronte di un bando e di un finanziamento della Regione Marche; l’altro versante di questo progetto è stato WeLoveChiaravalle, il portale – anch’esso da sviluppare ulteriormente – degli eventi, delle associazioni, delle attività produttive e dell’offerta turistica di Chiaravalle.

 

6.14 Gemellaggi

Oltre al mantenimento dei contatti con la municipalità tedesca di Treuenbrietzen e alla ripresa del rapporto con la quella portoghese di Tabuaço, intendiamo imbastire – anche in vista di iniziative comunitarie – un nuovo gemellaggio con la città olandese di Noordwijk, in cui Maria Montessori morì il 6 maggio 1952 e in cui è sepolta. Tutto ciò a riprova di come sia le ferite della storia sia alcune liaison civiche e culturali possono tramutarsi in occasioni di fratellanza tra i popoli per ridefinire, sotto il segno della pace, un orizzonte di valori e di aspirazioni comuni.

7. SOSTENIBILITÀ

I grandi temi della tutela dell’ambiente, dei costi dell’energia e della necessità di fare fronte a cambiamenti epocali riguardano anche le piccole comunità, le singole famiglie e gli stessi enti locali. Anche il Comune di Chiaravalle ha dovuto fare fronte al forte incremento dei costi delle utenze, in particolare gas ed energia elettrica. Una buona pianificazione (e un po’ di fortuna) ci aveva fatto sottoscrivere accordi per forniture a prezzo bloccato, per cui l’effetto sul bilancio comunale è stato limitato.

Ma nel prossimo futuro anche il Comune di Chiaravalle dovrà fare fronte alle forti oscillazione dei costi di gas ed energia elettrica. E parlando di Comune di Chiaravalle si intendono tutti gli edifici ad utilizzo pubblico: il municipio, la biblioteca comunale, le scuole e gli impianti sportivi.

L’obiettivo principale di Chiaravalle Domani è quello di ridurre il più possibile l’entità della spesa per le utenze e destinare le risorse risparmiate ad altri progetti e servizi. Come si raggiunge questo obiettivo? Investendo nell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare di proprietà dell’ente.

Alcuni progetti sono stati già approvati e finanziati nel mandato 2018-2023, come il rifacimento della facciata di Piazza Risorgimento che prevede la sostituzione di tutti gli infissi. Altre attività sono previste nei prossimi anni (e in parte già finanziate con risorse solo in minima parte provenienti dal bilancio comunale) e riguardano la sostituzione degli infissi e dell’illuminazione:

  • intera struttura comunale;
  • scuole di via Leopardi;
  • scuole di via Paganini;
  • nido d’infanzia.

L’attività di ricerca di finanziamenti dovrà continuare per riuscire ad intervenire in tutte le situazioni dove il consumo energetico è al di sopra di quello che potrebbe essere ricorrendo a tutte le innovazioni disponibili:

  • palazzetto dello sport, dove è necessario sostituire la vecchia caldaia e, in un secondo momento, intervenire in modo più generale sfruttando il tetto per collocare pannelli solari di ultima generazione;
  • piscina, dove l’incremento del costo del gas si è fatto sentire in modo più grave e dove è necessario prevedere strutture di produzione propria di energia per cercare di attenuare queste oscillazioni imprevedibili;
  • circolo tennis, in particolare nelle strutture geostatiche (i palloni)
  • il bocciodromo, dove sarà necessario separare lo spazio più grande da quello della palestra della ginnastica, rendendo autonomi i rispettivi impianti tecnici ed elettrici per dotare ogni struttura di una propria pompa di calore.

8. ORGANIZZAZIONE INTERNA DELL’ENTE

Negli ultimi anni la struttura interna dell’ente ha subito profonde trasformazioni secondo due direzioni ben precise: la continua riduzione del numero di dipendenti e la progressiva sostituzione con profili professionali più giovani e più tecnici.

Con la riapertura dei concorsi pubblici, dopo anni e anni di blocco totale, si è assistito ad un generale incremento della mobilità tra enti che ha riguardato anche il Comune di Chiaravalle.

L’immagine del funzionario pubblico che rimane nello stesso ente, e spesso nella stessa funzione, per tutta la sua carriera è ormai ampiamente superata e occorre fare i conti con una struttura che cambia continuamente.

Il nostro obiettivo è quello di rafforzare quattro aree che riteniamo di interesse vitale per riuscire ad essere vicini alla comunità chiaravallese: l’area dei servizi alla persona, l’ufficio tecnico, cultura e sport, l’area delle gestione delle gare.

Per quanto concerne quest’ultima attività, l’aumentare del numero di progetti e della loro complessità richiede un’integrazione ancora più forte con la Centrale Unica di Committenza assieme ai Comuni di Falconara Marittima, Camerata Picena, Monte San Vito e Montemarciano, in modo da mettere insieme competenze ed esperienza.

Il Piano del fabbisogno del personale, da approvare per legge ogni anno, dovrà contenere indicazioni sempre più mirate per inserire nell’organico dell’ente le figure professionali di cui il Comune ha effettivamente bisogno.

Questo risultato si può ottenere soltanto attraverso un’analisi dettagliata degli obiettivi da raggiungere e una pianificazione precisa delle attività da svolgere, anche tenendo conto dei limiti di spesa per nuove assunzioni vigenti con l’attuale normativa di riferimento.

Il Comune di Chiaravalle procederà a nuove assunzioni seguendo, pertanto, il criterio della ricerca di un incrocio ottimale tra profilo necessario e competenze del candidato.

9. PROTEZIONE CIVILE COMUNALE

Negli ultimi anni la Protezione Civile comunale di Chiaravalle è diventata un punto di riferimento essenziale non solo per la nostra città ma anche per i Comuni della Provincia. Va ricordato, infatti, che ogni Comune deve dotarsi di una struttura di intervento in caso di emergenza.

Come ogni chiaravallese ben ricorda, in un passato non troppo lontano è sembrato che alcune emergenze abbiano colto di sorpresa la nostra comunità.

A partire dall’alluvione del 2014 l’Amministrazione comunale ha cambiato passo investendo sia nel reclutamento di volontari che nella dotazione delle strutture necessarie.

Oggi il Centro Operativo di Chiaravalle è capace di rispondere in modo efficace e tempestivo, come dimostrato in occasione delle recenti allerte meteo e, soprattutto, nel periodo del lockdown, quando proprio la Protezione Civile Comunale fu in grado di attivare una rete di solidarietà che aiutò le tante famiglie chiaravallesi messe in gravissima difficoltà da quella situazione davvero eccezionale.

L’organizzazione è diventata ancora più efficiente grazie alla collaborazione diretta con la Protezione Civile regionale, con i gruppi dei comuni vicini e, soprattutto, con tante associazioni di volontariato della nostra città. Ma il ruolo decisivo lo hanno avuto e lo avranno anche in futuro i tanti volontari che dedicano il proprio tempo alla comunità chiaravallese; senza di loro l’eccellenza di Chiaravalle non sarebbe possibile.

Non bisogna, tuttavia, cullarsi sugli allori: nei prossimi 5 anni investiremo ancora nella dotazione di strumenti elettronici di comunicazione e di monitoraggio, nei mezzi meccanici necessari per le attività di soccorso, nella formazione continua dei volontari. Il nostro obiettivo è quello di essere pronti, nei limiti di ciò che è umanamente possibile, a far fronte agli eventi più gravi.